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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Il diritto a sporcarsi

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Ho appena scoperto questa bella iniziativa di  Piccolalory  a proposito dei diritti dei bambini. Vorrei partecipare anch'io. Questa settimana si parla del diritto a sporcarsi,   "   ...a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti.".  Confesso che a volte mi mette ansia vedere Marta che mette le mani nella terra sporca, raccoglie  cicche o altro... ma in cerco di controllarmi, in fondo lo so anche io quanto è bello sporcarsi le mani, sperimentare materiali e sensazioni diversi. Piace anche a me pasticciare.  A volte basta trovare i luoghi giusti, quelli più sicuri. In Alto Adige abbiamo trovato spesso dei parchi (come in foto) dove poter giocare con terra e acqua. Da noi questa cultura non c'è, è un gran peccato. Per quanto riguarda i vestiti... difficilmente questo è un problema per noi. Non compriamo cose costose, siamo sempre piuttosto sportivi, ricicliamo tutte le volte che si può e se qualcosa si rovina

Gattini di cartapesta

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La scorsa estate, in vacanza, non siamo riusciti a partecipare ad un carinissimo laboratorio di cartapesta organizzato in un paese in cui ci trovavamo ( non c'era più posto ). Allora, sbircia e  risbircia, ci siamo cimentati a casa: ecco i GATTINI DI CARTAPESTA realizzati da me e Tommaso. Samuele non ha partecipato, non ne aveva voglia ( oohhh.... sta crescendo ). Eccoci all'opera. Iniziamo con delle strisce di giornale ammollate in una soluzione di acqua e vinavil: Poi con il giornale (asciutto) creiamo la struttura: una palla per il corpo: Una per la testa, che andrà unita alla prima con dello scotch di carta:   Infine le zampette e la coda, che andranno fatti arrotolando del giornale per fare dei salcicciotti allungati, poi fissati con lo scotch. Su zampe e coda va arrotolato del fil di ferro in modo da rendere la struttura solida. In questa fase ero talmente concentrata che ho dimenticato di fare foto. Poi si prendono le striscette di carta ammollate nella coll

La nostra esperienza del portare...

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... facciamo il punto? Questa estate è stata un'ulteriore occasione per portare Marta con tutti i supporti che abbiamo: fascia ad anelli, fascia lunga, mei tai autoprodotto. La fascia ad anelli ormai la uso prevalentemente quando devo accompagnare i bambini a scuola con la macchina: comodissima e molto pratica, anche perché sono al massimo 20 minuti, dopo inizia a pesare troppo su una spalla sola. Durante la vacanza in montagna l'ho usata per una gita in miniera : Nella sua versatilità, la fascia ad anelli permette di "indossare" il bambino a prescindere dal suo abbigliamento. Si è anche addormentata, che volere di più? Durante le escursioni però ho trovato comoda la fascia lunga, specie in luoghi non troppo caldi. Ancora prediligiamo la posizione "pancia a pancia", il peso è ben distribuito, anche se ormai inizia a sentirsi e abbiamo dovuto portarla a turno. In luoghi caldi invece il mei tai è andato alla grande.Ora che riesco a metterlo bene sull

Mini vacanza

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Ci siamo concessi un fine settimana fuori, approfittando delle feste (da noi le scuole sono chiuse anche oggi) Eccoci in campeggio a Pompei. Inizialmente dovevamo andare a Lucca, ma poi abbiamo cambiato idea e abbiamo preferito un luogo dal clima più mite. Ecco la nostra postazione, in un agrumeto:   La lunga visita agli scavi. Non siamo riusciti a vedere tutto,  dopo cinque ore e con Marta a spalla eravamo esausti. Ero già stata qui in gita scolastica quando avevo sedici anni, me lo ricordavo più piccolo.   Naturalmente non poteva mancare l'escursione al Vesuvio. Peccato per le tante nuvole, però ci è piaciuta molto, anche ai bambini, anche se Samuele e Tommaso erano un po' preoccupati ;)  Questo è il cratere dall'alto.