Eco bike tour

Sabato scorso abbiamo partecipato alla seconda edizione di un'iniziativa che coinvolge le scuole del territorio in un grande giro in bicicletta. All'appuntamento notiamo che dei compagni di classe di Samuele e Tommaso non era presente nessuno... forse non lo sapevano (?!!). Partiamo, una lunga coda di bici percorre circa 6 Km giungendo nella pineta tra strade chiuse, polizia municipale, volontari delle varie associazioni, genitori accorti e automobilisti arrabbiati. Da lì fino al mare, per terminare la corsa in un grande parco dove per tutta la giornata sono state organizzate attività basate sul riciclo creativo. Il tempo di costruire due fiori con le bottiglie di plastica, di pasticciare un po' con colori e cartoni, di ascoltare la musica dei percussionisti e la mattina è passata velocemente. Marta naturalmente ha partecipato a modo suo :


Ecco i fiori:


C'erano molte persone, d'altra parte il municipio è "popoloso". Naturalmente ci si chiede perché, in un quartiere pianeggiante e dal clima mite, per natura vocato all'uso della bicicletta, non sia mai nata una vera rete di piste ciclabili. Perché le persone prendono la macchina anche se si spostano di poche decine di metri. Perché la decisione della scuola di acquistare delle rastrelliere ha destato l'ilarità generale tra le mamme presenti. Eppure ci sono luoghi molto meno adatti dove il successo delle due ruote è noto. Davvero è solo un fatto culturale (vedi pigrizia congenita) o qualcosa mi sfugge?

Commenti

  1. E per giunta è bellissimo andare in bicicletta! Qualcosa sfugge anche a me, sigh...

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  2. E' assolutamente culturale, di pigrizia innata.
    Parlo anche per me che non uso la bicicletta da circa 25 anni e che potrei utilizzarla per fare veramente tutto!!!
    Assolutamente pigrizia!

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